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Dal 28 gennaio al 9 aprile il Palazzo Mediceo di Seravezza ospita “Seravezza Fotografia”, uno degli eventi fotografici più importanti in Italia. La mostra principale di questa nona edizione è dedicata al reporter Romano Cagnoni.Come ogni anno il programma è ricchissimo di eventi: oltre alle mostre, nell’area del Palazzo si svolgeranno workshop, incontri di cultura fotografica e corsi di fotografia.Le mostre in programmaMemorie sovvertite – Upside down memories di Romano CagnoniFemina rea di Enrico Genovesi | 28 gennaio – 19 febbraioSguardo incrociato: immagini di tragedie vicine e lontane da noi di Livio Senigalliesi | 21 febbraio – 18 marzoQui, oggi  mostra antologica di Enzo Cei | 24 marzo – 9 aprileWork is life di Gianni di Gaddo, Roberto Mari, Giuseppe Maiorana | 28 gennaio – 9 aprileQualcosa di strano a Lampedusa di Francesco Vignozzi | 28 gennaio – 9 aprileVia Ponchielli di Stefano Morelli | 3 – 25 marzoMemorie sovvertite – Upside down memoriesMemorie sovvertite – Upside down memoriesLa personale del fotografo Romano Cagnoni al Palazzo Mediceo di Seravezza ci mostrerà una serie di gigantesche fotografie che mostrano aspetti molto mutati della Versilia, la terra dove Cancogni èe è nato e dove è ritornato a vivere dopo molti anni passati a Londra. Le gigantografie dei paesaggi versiliesi di Cagnoni hanno lo spessore dell’arte contemporanea , sono fotografie che ricordano i quadri  espressionisti.La Versilia è anche la base di lavoro da cui Cagnoni è partito assieme a sua moglie Patti per riprendere i Guerrieri Ceceni nel 1995. I ritratti sono stati realizzati in uno studio mobile con vari flash e sfondi illuminati, come in uno studio di Hollywood. Guardando le fotografie molte persone non capiscono se si tratta di attori o veri guerrieri, anche perché, per di più ,uno dei guerrieri somiglia straordinariamente a Alain Delon.Una sezione della mostra sarà dedicata al Nord Vietnam. Durante la guerra Cagnoni fu il primo fotografo non comunista a essere ammesso nel comunista Nord Vietnam. Rivedendo quelle sue fotografie scattate nel lontano 1965, Cagnoni si è commosso nell’ osservare la grande umanità, la grazia e la dolcezza di un popolo che subiva micidiali bombardamenti americani, che aveva combattuto  una feroce guerra di liberazione coi francesi e aveva subito l’invasione giapponese dell’ultima guerra mondiale.Romano, scampato alla strage di S. Anna di Stazzema non poteva da adulto fotografo che fotografare le guerre nel mondo. Le guerre fotografate da Cagnoni sono tante: nel 1962 la guerra di liberazione contro gli Olandesi in Nuova Guinea, Vietnam nel 1965, Guerra civile del Biafra, la guerra di attrito in Egitto nel 70; la Yom Kippur in Israele del 1973; poi Bangla Desh, Cambogia, Falkland, Romania, Iugoslavia, Cecenia, Kossovo.Un lavoro piuttosto inaspettato per un fototografo italiano fu la campagna fotografica per il partito Laburista in Inghilterra, quando il Premier del partito Harold Wilson divenne primo ministro. Romano Cagnoni ha scritto nel catalogo della mostra “Chiaroscuro”: << il titolo della mostra “Chiaroscuro” , vuole evidenziare l’essenza del mio lavoro: l’alternarsi di vicende liete e tristi. Ci ho sempre tenuto a guardare il mondo anche con un occhio divertito e divertente, quasi a voler compensare tanti anni passati a documentare il dolore. Se non piangi non ridi.>>

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