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Dal 14 gennaio la sala delle Grasce, nel Chiostro di Sant’Agostino, ospita “Gurdulù”: mostra collettiva della Tomaino Factory. Sette artisti della scuola di Tomaino rendono omaggio al maestro proprio come nelle botteghe medievali. Si tratta di Sandro del Pistoia, Paolo Fiorellini, Stefano Lanzardo, Claudia Guastini, Cristina Balsotti, Massimo Lunardon, Francesco Ricci. Ispirandosi alla tagliente ironia che aleggia in tutto il romanzo calviniano, gli artisti che da anni lavorano con Tomaino si calano nel ruolo dello scudiero di Agilulfo, Gurdulù, colui “che si lascia guidare dal cuore senza riflettere”. Agilulfo e Gurdulù si completano a vicenda: Agilulfo prode cavaliere dalla candida armatura, soldato modello nella sua rigida meticolosità, Gurdulù, invece, è istinto, spensierata scelta.Ciascun artista presenterà due opere tra scultura, pittura, fotografia ed installazioni. La mostra offre inedite chiavi di lettura dell’opera calviniana.  L’associazione Factory nasce ufficialmente, dopo lunga esperienza, a Carrara nel marzo del 2011 per dare identità a un gruppo di giovani artisti creatosi spontaneamente intorno alla figura del maestro Giuliano Tomaino. Da ciò il nome Factory, una comunità di artisti che lavorano insieme, sostenendo e supportando vicendevolmente il loro lavoro e condividendo lo spazio messo a disposizione dal maestro presso una vecchia fabbrica di biscotti, oggi il suo laboratorio. A cura di Cinzia Compalati, il percorso espositivo “Gurdulù” sarà visitabile sino al 5 febbraio, dal martedì alla domenica, nell’orario 16-19, ad Ingresso libero.

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